Torna per il secondo anno consecutivo la due giorni organizzata dal gruppo regionale PD dal…
Non sarò breve, perché un tema complesso come questo ha bisogno di una riflessione articolata e un approccio integrato per dare risposte ai problemi di traffico che da decenni affliggono i territori e i cittadini nei comuni di Gorle, Scanzorosciate, Pedrengo, Seriate e limitrofi …
Quando si parla del progetto della “strada penetrante da est”, non basta dire ‘nuova strada no’ e ‘più mezzi pubblici si’, perché la mobilità è un sistema che va affrontato nel suo complesso, e non solo da un punto di vista: in questo caso, anche potenziando il trasporto pubblico, nel momento in cui i bus restano bloccati in coda sulla vecchia strada, il problema permane. Il discorso vale anche per le biciclette (che vanno incentivate): senza le infrastrutture adeguate, ovvero percorsi ciclabili sicuri e protetti che oggi sono carenti, è difficile pensare di incoraggiare questo tipo di mobilità.
Quindi la riflessione che segue sarà un po’ lunga ma è necessaria, perché voler dare risposte rapide e soluzioni semplici a problemi complessi non è mai un grande affare.
L’articolo di Lorenzo Catania pubblicato oggi da L’Eco di Bergamo riaccende i riflettori su un tema molto sentito da una zona della provincia densamente abitata e con un tessuto produttivo-artigianale significativo.
Purtroppo non ci sono MAI stati investimenti, almeno negli ultimi 30 anni, per adeguare il sistema infrastrutturale di questa zona. E il collegamento in entrata/uscita dal capoluogo è davvero problematico, con lunghissime code nelle ore di punta che generano inquinamento atmosferico oltre che stress per le persone.
Il trasporto pubblico locale (in prevalenza ATB) prevede delle corse durante tutto il giorno ma è sicuramente un servizio poco competitivo, perché non essendoci corsie preferenziali, i bus rimangono imbottigliati nel traffico su strade di ridotte dimensioni con “ponti romani” stretti (quelli di Gorle e Seriate).
Fin dagli Anni Novanta si è ipotizzato di realizzare una strada provinciale (definita “penetrante da est”) per sgravare il traffico dei centri abitati, in particolare di Gorle, Scanzorosciate, Pedrengo e Seriate. Una strada che prevedesse un nuovo ponte carrale tra Gorle e Pedrengo per collegare Bergamo (altezza Rondò delle Valli) a Torre de Roveri (dove c’è l’ingresso in superstrada).
La strada è rimasta sempre sulla carta e non c’è mai stata la forte spinta politica di chi deve decidere per progettarla e quindi finanziarla.
Nel 2019, in fase di approvazione del PTCP (piano territoriale coordinamento provinciale), i Sindaci dei Comuni di Gorle (Testa), Scanzorosciate (Casati), Pedrengo (D’Alba), Seriate (Vezzoli), Torre de Roveri (Lebbolo), firmarono insieme un’osservazione al piano che prevedeva ancora la realizzazione della “strada di penetrazione da est” con un nuovo ponte tra Gorle e Pedrengo a sud dei centri abitati, ma con un tracciato più corto, per ridurre il consumo di suolo, che si ferma su viale Kennedy a Pedrengo (la strada provinciale che porta all’Iper di Seriate dove di recente è stata realizzata una rotatoria). L’osservazione è stata approvata e quindi quest’opera è prevista nella pianificazione della Provincia e dei Comuni.
Quando mi sono candidato al Consiglio Regionale della Lombardia tantissimi cittadini di questa zona della provincia mi hanno chiesto di portare all’attenzione della Regione questa tematica molto sentita e mi è sembrato giusto partire da quanto è previsto.
Nel frattempo la Provincia, a fine 2023, ha anche redatto uno studio del traffico aggiornato che conferma che una nuova strada può generare delle riduzioni di traffico significative nei centri abitati.
Ed è già un risultato che questa azione portata in Aula abbia acceso finalmente i riflettori su un tema molto sentito, e soprattutto che la Giunta Regionale abbia promesso che questa previsione infrastrutturale sia inserita anche nella pianificazione regionale (e non solo in quella provinciale).
Non è ovviamente sufficiente. Serve un progetto. Ed è giusto trovare delle soluzioni il più possibili condivise.
Ma qualcosa si deve fare!
Leggo che serve potenziare il trasporto pubblico locale, che serve investire sul raddoppio ferroviario Bergamo – Montello. Musica per le mie orecchie, essendo “battaglie” che insieme a tanti colleghi amministratori e politici stiamo portando avanti e che continueremo a farlo.
Ma il trasporto pubblico locale può essere potenziato se i mezzi pubblici hanno delle infrastrutture sui quali sono veloci e competitivi. Oggi non lo sono purtroppo.
Leggo anche che una nuova strada “consuma suolo”. Verissimo, cosi come lo consuma la scelta di edificare nuove case o centri commerciali su suolo agricolo come continua ad accadere. Io non sono mai stato ideologico dicendo “consumo di suolo zero”… ma voglio essere attento e consumare suolo solo dove e quando è necessario, e già la modifica al PTCP aveva ridotto la lunghezza della strada prevista in origine.
Ho sentito parlare di tranvie (stile TEB)… benissimo, ne sarei felice. Ma voglio anche vedere la fattibilità tecnica ed economica e i tempi.
Quello che chiedo e desidero è che dopo decenni di immobilismo si faccia qualcosa. Perché le persone giustamente attendono risposte e siamo noi istituzioni a doverle dare. Con il rispetto reciproco di tutte le posizioni, con la voglia di ascoltarsi per poi procedere con la scelta migliore possibile. Ma non stiamo fermi, non fermiamoci dietro a “slogan” che rimarranno tali e creeranno solo malcontento nelle persone che già hanno poca fiducia nelle istituzioni quando non decidono.
