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Oggi in consiglio regionale è stata bocciata una mozione delle opposizioni (primo firmatario Onorio Rosati) che chiedeva alla Giunta Regionale di richiedere all’ente competente un aggiornamento sull’evoluzione e lo stato del procedimento tecnico in atto relativo all’autorizzazione di un nuovo termovalorizzatore a Montello e di riconsiderare il Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR) che con l’obiettivo condivisibile di promuovere l’economia circolare deroga alle sue stesse analisi generando impatti negativi sul territorio e sulla popolazione.

La Lombardia è abbondantemente autosufficiente in tema di smaltimento rifiuti, tanto che quasi il 30% dei rifiuti che si bruciano nei 12 termovalorizzatori lombardi sono di provenienza extra regionale. È inaccettabile che la Regione abdichi al suo ruolo di regia e pianificazione in tema di trattamento dei rifiuti e scarichi il barile alla Provincia, anche in considerazione del fatto che l’ente provinciale ha chiesto alla stessa Regione di ridurre le deroghe al Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR).

La verità è che non può esistere economia circolare senza una pianificazione attenta, che laddove aumenta la quota di rifiuti inceneriti in un impianto abbia la forza di intervenire per diminuirli in un altro, e non lasci ai privati – che legittimamente perseguono il proprio interesse economico – la possibilità di aumentare a proprio vantaggio la quantità di rifiuti smaltiti, importandoli da altre regioni. Qual è l’interesse pubblico diffuso in questo intervento? Quali sono le ricadute positive sul territorio? Si tratta di un tema ambientale, di salute e di indirizzo dell’iniziativa privata sui quali Regione Lombardia non può girarsi dall’altra parte e dispiace che, a parte il collega Scandella ed io, nessuno dei consiglieri regionali bergamaschi sia intervenuto in Aula a sostenere questa mozione.

Qui il mio intervento di oggi in Consiglio Regionale

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