La misura è colma da tempo e senza un intervento risolutore da parte della Regione…
Si è conclusa la tre giorni di Consiglio dedicata all’assestamento di bilancio. Il bicchiere è mezzo vuoto, perché nonostante i risultati che abbiamo conseguito attraverso accordi politici con la maggioranza, il documento di assestamento al bilancio 2024 è troppo timido e inadeguato rispetto alle sfide a cui dovrebbe dare risposta e che avrebbero richiesto maggiore coraggio.
Come Gruppo PD abbiamo espresso voto contrario al documento di assestamento perché la svolta sociale che sarebbe servita alla Lombardia e ai lombardi è ancora lontana da venire. Senza contare che siamo stati costretti a minacciare ostruzionismo in aula con migliaia di emendamenti per ottenere la collaborazione della maggioranza sul tema prioritario dell’azzeramento dei tagli ai sussidi per la disabilità, e modificare la rotta e correggere alcune scelte sbagliate, come quelle sul diritto allo studio o le case popolari…
Certo qualche passo avanti è stato fatto: aver ottenuto quattro milioni per il trasporto degli alunni con disabilità, un milione per il diritto allo studio universitario, dieci per la sistemazione del patrimonio Aler e l’integrazione del fondo per la capitalizzazione delle imprese cooperative – rappresenta comunque un risultato importante per quei ragazzi che potranno così andare all’università, per quelle famiglie che potranno entrare negli alloggi, per quelle imprese che riceveranno un sostegno. Tuttavia troppe questioni restano ancora sul tavolo, a partire dalla sanità e da quel Cup Unico indispensabile per una gestione trasparente e giusta delle liste d’attesa che continua ad essere promesso ma a non arrivare mai per la debolezza della Giunta regionale.
Per quanto riguarda le mie proposte (che ho portato avanti presentando ordini del giorno ed emendamenti) , dopo mesi di battaglia dentro e fuori dall’aula, abbiamo trovato l’accordo politico con la maggioranza su un ordine del giorno unitario a sostegno delle politiche per la disabilità e su alcuni emendamenti per aumentare i fondi ai Comuni per il trasporto scolastico di studenti con disabilità.
Sono stati infatti stanziati fondi aggiuntivi (per un totale di 8,5 milioni di euro, 4 dei quali richiesti con un emendamento a mia prima firma) destinati ai Comuni per garantire il trasporto di studenti con disabilità nell’anno scolastico 2024-2025; la Giunta inoltre si è impegnata a dare priorità nel bilancio di previsione in approvazione a dicembre 2024 al sostegno delle misure in favore delle persone con disabilità gravissima e grave, tenuto conto dell’andamento del fabbisogno e delle disponibilità finanziarie, e ad attuare una programmazione regionale in grado di garantire la continuità nell’assistenza tramite una stabile e coerente erogazione di contributi monetari e servizi nel rispetto dell’andamento del fabbisogno.
La Giunta si è anche impegnata ad agire in sede di trattativa con il governo affinché il fondo per la non autosufficienza 2025-27 sia adeguatamente incrementato, con il preciso fine di poter soddisfare tutte le domande di contributo e potenziare ulteriormente i servizi posti in essere.
E’ stato inoltre confermato lo stanziamento di 8,5 milioni necessario ad azzerare i tagli ai sussidi previsti dalla misura B1 e lo sblocco delle liste d’attesa d’accesso alla stessa.
Per quanto riguarda la formazione professionale, con l’approvazione di alcuni punti dell’ordine del giorno che ho presentato il consiglio regionale invita la Giunta a destinare agli Enti accreditati o a Istituti superiori di secondo grado in convenzione con gli Enti accreditati risorse finalizzate ad agevolare le c.d. passerelle da Enti accreditati alla formazione in Sezione A a Istituti superiori di secondo grado per gli studenti che intendano iscriversi al V anno e così accedere al percorso terziario universitario.
L’ordine del giorno prevede inoltre di coinvolgere e sollecitare le Province e Città metropolitana al fine di utilizzare in modo più efficace ed efficiente i laboratori già esistenti, di redigere una mappatura delle strutture presenti e valutare forme di condivisione tra gli enti di formazione accreditati.
Per quanto riguarda le RSA, è stato approvato l’ordine del giorno a mia prima firma con il quale la Regione si impegna alla progressiva copertura nel corso dei prossimi anni dell’intera parte sanitaria (tariffa) e alla conseguente riduzione della quota di compartecipazione (retta) a carico delle famiglie. Un impegno importante da parte della Regione perché le RSA sono una componente cruciale dell’offerta sociosanitaria e rappresentano la principale risposta di lungo-assistenza assicurata dal welfare pubblico. Con l’approvazione di questo ordine del giorno finalmente la Regione si impegna ad adeguare in via strutturale la copertura dell’intera parte sanitaria secondo quanto previsto dai LEA, considerando la maggior fragilità degli ospiti e lo standard assistenziale da garantire e riducendo, di conseguenza, la retta a carico degli ospiti e delle famiglie che oggi, impropriamente, si fanno carico anche di una parte dei costi sanitari.