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La Lombardia sta attraversando una fase critica: tra liste d’attesa infinite e trasporto locale che arranca, per migliorare concretamente la vita dei cittadini serve coraggio e visione, e questa manovra è inadeguata; ci saremmo aspettati una manovra che almeno tentasse di imprimere un cambio di passo, invece ancora una volta ci troviamo di fronte a previsioni di spesa ordinarie, senza coraggio e senza quella necessaria ambizione di voler cambiare in meglio la vita dei lombardi, delle aziende e delle famiglie.

La Lombardia non è più traino del Paese e questa cosa ci deve far reagire. La Giunta non riesce ad implementare politiche efficaci, ovvero non riesce a sostenere adeguatamente un sistema che rischia di perdere competitività. Questo perché manca l’ambizione necessaria e la maggioranza si accontenta di fare ordinaria amministrazione.

Nei settori chiave, sanità, trasporti, transizione ecologica, politiche abitative, manca il coraggio di mettere mano in modo netto al sistema in essere, correggere le criticità e innovare le politiche.

E cosi, le liste d’attesa continuano ad essere infinite e sempre più lombardi non possono accedere alle cure. Manca una programmazione seria sulle infrastrutture, mentre vengono tagliati 62milioni sul trasporto pubblico locale dove al contrario sarebbe necessario investire di più per la sostenibilità.

Manca la visione e l’iniziativa per spendere i soldi fermi nelle casse della Regione, e questo la dice lunga sull’assenza di coraggio e di desiderio di cambiare la rotta. E la situazione tra l’altro è peggiorata dal governo centrale che taglia 141 milioni di euro, alla faccia della propaganda dell’autonomia sempre gradita al centrodestra.

Come opposizione abbiamo fatto proposte concrete e specifiche per migliorare diversi aspetti di questo bilancio, dai trasporti alla formazione, dalla sanità all’ambiente. Qui il documento che abbiamo redatto e in cui evidenziamo limiti e criticità di questo bilancio e avanziamo le nostre proposte per migliorarlo.

Mi auguro davvero che delle centinaia di ordini del giorno e dei migliaia di emendamenti la maggioranza di centrodestra voglia trovare dei punti di condivisione per il bene della Lombardia.

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