Ci sono ben 6 mila docenti lombardi che sono penalizzati nell’assegnazione delle sedi, ma Regione Lombardia preferisce non affrontare il tema dicendo che la competenza è statale ignorando così il problema che inevitabilmente ha una ricaduta negativa sulle ragazze, i ragazzi e le loro famiglie. Oggi è arrivata la risposta all’interrogazione presentata due settimane fa dal nostro Gruppo consiliare, riguardante le problematiche legate all’interpretazione della normativa sull’assegnazione delle sedi ai docenti vincitori di concorso in Lombardia, con particolare riferimento ai circa 6mila insegnanti coinvolti nelle procedure di assunzione per il 2024.
Pur sapendo che la competenza non è strettamente regionale, abbiamo voluto sollevare la questione con una nostra interrogazione, proprio perché ci troviamo in Lombardia, e se la Regione non si preoccupa dei problemi che stanno colpendo 6 mila docenti, a causa delle criticità nelle nomine, del difficile avvio dell’anno scolastico e del fatto che i nostri ragazzi non abbiano ancora il tempo pieno né siano partite le sezioni previste, chi dovrebbe farlo?
Questa situazione rischia di creare disparità tra i docenti vincitori di concorso e quelli assunti dalle graduatorie provinciali (GPS) con conseguenze negative per gli studenti e gli insegnanti. Inoltre, l’assegnazione obbligata delle sedi, senza possibilità di scelta, potrebbe portare a contenziosi e compromettere la programmazione regionale della rete scolastica. È evidente dunque che è necessario un intervento di Regione presso il Ministero per far sentire la voce di insegnanti, studenti e famiglie.