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Insieme al circolo PD di Spirano, al Gruppo “Spirano in Movimento” e al collega consigliere Matteo Piloni, siamo contrari al nuovo impianto digestore di biometano per il quale è stata richiesta al Comune di Spirano l’autorizzazione a fine 2023.

Una contrarietà netta, perché si tratta di un’opera che, se verrà realizzata, rischia di andare a danneggiare l’area pregiata dei fontanili.

Non solo: c’è, oltre al merito, anche una questione di metodo. Perché per ben 7 mesi non se ne è mai parlato né discusso e tutto è rimasto “sotto silenzio”, senza momenti di confronto con nessuno, nemmeno in occasione delle elezioni comunali di giugno.

Il Comune ha deciso di escludere la VIA (valutazione di impatto ambientale) e solo dopo l’assemblea pubblica dello scorso 1 agosto (alla quale ho partecipato insieme alla capogruppo PD in consiglio comunale a Treviglio Matilde Tura) il Comune ha sospeso l’iter per degli approfondimenti.

Meglio tardi che mai, ma vien da chiedersi: in tutti questi mesi dove si è stati? E Regione Lombardia quando si decide ad adottare una vera pianificazione per governare la nascita di nuovi impianti?

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