La misura è colma da tempo e senza un intervento risolutore da parte della Regione…
Grazie al contributo del PD in Commissione III sanità e oggi in aula, abbiamo licenziato in Consiglio regionale una legge che riconosce, promuove e valorizza in maniera più efficiente rispetto al testo originario le figure del soccorritore, dell’autista soccorritore e dell’operatore tecnico di centrale operativa.
Si tratta di servizi fondamentali per le nostre comunità, con più di 25 mila figure coinvolte tra volontari e dipendenti, che nel solo 2023 hanno risposto a circa 2 milioni e 500 mila chiamate di richiesta di soccorso.
Il nostro contributo è stato decisivo per migliorare il testo della proposta di legge e sono particolarmente soddisfatto dell’approvazione, oggi in aula, del mio ordine del giorno che impegna la Regione ad attuare con criteri chiari e tempi certi la dgr del 31 gennaio 2024 – oggi ancora inattuata – che prevede la remunerazione dei CeFRA (centri di formazione riconosciuti e accreditati) per la formazione erogata per soccorritori, autisti soccorritori e operatori tecnici di centrale operativa.
Ciò che serve ora è una legge nazionale che riconosca e istituisca queste figure dal punto di vista professionale. Nel frattempo siamo soddisfatti che in Lombardia vengano valorizzati questi profili attraverso una legge che riconosce l’importanza della formazione e degli enti che la erogano.