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Oggi in aula, nel corso della discussione sul Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) abbiamo sottoposto alla maggioranza emendamenti e ordini del giorno per migliorare e rafforzare questo importante documento che ‘disegna’ le linee di sviluppo della sanità lombarda nei prossimi 5 anni.

Siamo convinti che per far fronte alla crisi in cui versa il sistema sanitario lombardo, alle liste d’attesa infinite, alle carenze di personale e ai bisogni sempre più crescenti, serva un esame di coscienza sugli aspetti da migliorare, la volontà politica di cambiare passo e il coraggio di sposare l’innovazione necessaria per ottimizzare le risorse.

Qui di seguito, il mio intervento in Aula in cui illustro emendamenti e ordini del giorno presentati.

Mi sono concentrato soprattutto sul sostegno alle persone con disabilità gravissima e grave (B1 e B2), con un ordine del giorno che chiede la stabilizzazione dei sussidi, per sostenere i costi relativi all’assistenza fornita dei caregiver, nella logica della personalizzazione dei progetti di vita.

Sostenuto anche dai colleghi di maggioranza ho presentato un ordine del giorno che impegna la Regione a promuovere campagne informative per migliorare la consapevolezza in merito alla fibrosi cistica e alla possibilità di eseguire il test di ricerca del portatore sano: 1 cittadino su 30 infatti lo è senza saperlo.

Abbiamo anche chiesto alla regione (con un ordine del giorno e relativi emendamenti) di prevedere modelli di integrazione del geriatra nei pronti soccorso (con l’aggiunta “compatibilmente con le risorse finanziarie ed umane disponibili”) oltre che ambulatori geriatrici negli ospedali e nelle case di comunità, e  il sostegno alle Dementia Friendly Community per sensibilizzare sull’importanza dell’inclusione delle persone con demenze e decadimenti cognitivi.

Ho chiesto anche (con un ordine del giorno ed emendamento), di provvedere alla definizione di un coefficiente territoriale per l’adeguata remunerazione dei servizi di assistenza domiciliare, con un’attenzione specifica a territori montani e a quelli più lontani dai centri urbani, affinchè venga garantita su tutto il territorio regionale qualità dell’assistenza per i cittadini e sostenibilità per gli enti.

Altre mie proposte (ordini del giorno ed emendamenti) mirano ad adeguare l’offerta delle RSA alle reali necessità di una popolazione sempre più anziana e con quadri sanitari complessi, attraverso un graduale aumento di copertura da parte della Regione della quota sanitaria delle rette oggi a carico delle famiglie, che va accompagnato a un incremento di posti letto, premiando le strutture che calmierano le rette e si aprono al territorio, e alla sperimentazione di un centro di valutazione e prenotazione in seno alle ATS per accompagnare l’anziano e la famiglia nella ricerca della struttura più adeguata. Bocciata anche la proposta di riservare alle RSA no profit posti letto di ospedali di comunità oltre che prevedere che il servizio di medicina generale interno sia rivolto anche ai cittadini “orfani” di medico di base.

Molto importante è l’emendamento che chiede un riconoscimento maggiore degli enti privati no profit, che devono essere considerati in modo diverso rispetto agli enti profit durante la contrattualizzazione di nuovi servizi e posti letto.

Qui il testo degli emendamenti che ho presentato.

Di seguito, tutti gli ordini del giorno divisi per argomento:

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