Asa Oss, grazie alle nostre proposte approvate la Giunta finanzierà la formazione di nuovo personale
Nella seduta di ieri (lunedì), la Giunta lombarda ha dato seguito all’ordine del giorno a…
La strutture socio assistenziali della Lombardia sono in affanno: agli extra costi che devono affrontare dovuti all’inflazione e ai rincari dell’energia e allo strascico delle spese di gestione dovute all’emergenza Covid, si aggiunge il dato – ormai strutturale – di un’tenza che cambia: gli opsiti delle case di riposo, infatti, sono sempre meno autonomi e più fragili, con bisogni sanitari più importanti e la necessità di un’assistenza maggiore da parte del personale.
E i costi sanitari crescenti, non avendo copertura nei finanziamenti regionali, vengono in parte riversati dai gestori sulla retta praticata agli ospiti, in aggiunta al corrispettivo delle prestazioni di natura non prettamente sanitaria, andando a gravare sulle famiglie.
A fronte di questo quadro, consapevoli del ruolo cruciale che le RSA rivestono all’interno dei nostri territori e del tessuto sociale, e delle difficoltà delle famiglie a sostenere rette sempre più impegnative, abbiamo presentato in sede di assestamento di Bilancio 2023-2025 un ordine del giorno per impegnare la Giunta ad affrontare con urgenza la questione, provvedendo alla copertura dell’intera parte sanitaria (tariffa) e alla conseguente riduzione della quota di compartecipazione (retta) nelle RSA lombarde.
Attualmente le quote sanitarie giornaliere a carico del servizio sanitario e pagate ai gestori da Regione Lombardia secondo l’intensità di cura richiesta dall’ospite, risultano sensibilmente inferiori al dettato della legislazione vigente in materia di Lea.
Purtroppo, l’ordine del giorno è stato boccato dalla maggioranza, che evidentemente ha deciso di continuare ad ignorare la situazione economica in delle RSA, sprecando l’occasione di questo assestamento di bilancio per intervenire sulle coperture, ma il problema è solo rimandato, dal momento che, andando avanti, gli enti gestori e le famiglie non riusciranno da soli a fare fronte agli aumenti delle rette. Speriamo che a quel punto non sia troppo tardi per salvare il servizio…
Qui di seguito, il testo dell’ordine del giorno a mia prima firma e sottoscritto dai colleghi del gruppo PD
PROGETTO DI LEGGE 20
“Assestamento al bilancio 2023 – 2025 con modifiche di leggi regionali”
e del relativo documento tecnico di accompagnamento
Ordine del Giorno
Oggetto: copertura dell’intera parte sanitaria (tariffa) e riduzione della quota di compartecipazione (retta)nelle RSA lombarde
Il Consiglio regionale
premesso che
atteso che
non esistendo nella nostra Regione indicazioni rispetto alla quantificazione delle rette, le stesse vengono definite dai Gestori delle strutture con importi minimi e massimi in costante aumento e ad elevata variabilità territoriale: la retta media varia oggi da 58,69 euro/giorno per le strutture che hanno sede nell’ATS Montagna a 84,60 euro/giorno per le RSA dell’ATS della Città Metropolitana, con una media lombarda di 68,10 euro/giorno (fonte: Osservatorio Rsa – Fnp Cisl Lombardia 2022);
l’attuale andamento economico impatta fortemente sui redditi delle famiglie rendendo sempre più difficile sostenere l’aumento delle rette;
visto
il progetto di legge “Assestamento al bilancio 2023 – 2025 con modifiche di leggi regionali” e del relativo documento tecnico di accompagnamento;
impegna la Giunta regionale e l’Assessore competente