La misura è colma da tempo e senza un intervento risolutore da parte della Regione…
Questa mattina, durante il consiglio straordinario convocato su sollecitazione del gruppo Pd per affrontare il problema del dissesto idrogeologico in Lombardia, sono intervenuto per sottolineare l’importanza del sostegno tecnico ed economico che Regione Lombardia dovrebbe garantire ai piccoli comuni per effettuare gli studi idrogeologici necessari per l’aggiornamento dei piani di governo del territorio, incentivando le forme associate e le aree omogenee.
Le criticità idrogeologiche emerse in questi anni hanno determinato l’introduzione di diverse normative regionali sia per integrare con gli studi idraulici i Piani di Governo del Territorio (PGT) dei Comuni entro il 31 dicembre 2025, sia per rivedere i criteri e i metodi per il rispetto del principio dell’invarianza idraulica e geologica.
Si tratta di incombenze importanti, ma costose, soprattutto per i piccoli comuni lombardi che non hanno le risorse necessarie per affrontare questi studi che, oltretutto, dovrebbero essere molto simili per i comuni vicini. È per questo che chiediamo alla giunta lombarda di aggiornare la normativa, prevedendo che gli studi idraulici siano redatti su scala territoriale più vasta, intercomunale, in modo da agevolare le casse dei comuni e assicurare la copertura integrale dei territori. Solo così, con una completa ‘mappatura’ regionale, si possono programmare gli interventi necessari in ordine di priorità.
Qui puoi vedere la registrazione del mio intervento in aula mentre qui puoi leggere il testo.
Ho colto inoltre l’occasione per chiedere all’assessore Comazzi informazioni aggiornate in merito alle risorse chieste dal Comune di Val Brembilla per completare i lavori di messa in sicurezza del territorio in località Caramondi, a Laxolo, dove, a 40 anni dalla storica frana, continuano gli smottamenti, lenti, ma assai preoccupanti; l’amministrazione comunale ha già impegnato 3 milioni e 200mila euro in pochi anni, ma servono altri 5 milioni di euro per mettere in definitiva sicurezza la frana e non vanificare il lavoro fatto finora, attendiamo una risposta dall’assessore, prima che sia troppo tardi.
Purtroppo, le nostre proposte contenute nell’ordine del giorno sottoscritto da Pd M5S Patto Civico e AVS oggi sono state respinte. Ancora una volta la maggioranza che governa questa regione si dimostra gravemente miope anche su questo fronte, ma noi insisteremo e continueremo a presentare proposte concrete per tentare di salvare il nostro territorio dal dissesto idrogeologico.